La Dieta Mediterranea conferma un trend gastronomico positivo sulle tavole natalizie del Sud e anche sul presepe napoletano. Lo dimostra il primo step di una ricerca sul campo condotta dal MedEatResearch (Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea) dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Il gruppo di ricercatori coordinato dal Prof. Marino Niola e dalla Prof.ssa Elisabetta Moro, ha stilato una eat-parade dei cibi più consumati durante le festività natalizie in Campania e di quelli più rappresentati sul presepe, simbolo per eccellenza del Natale a Napoli e in Campania. I primi risultati della ricerca mostrano, tra le altre cose, che la Dieta Mediterranea, dichiarata nel 2010 Patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco, si configura sempre più come un vero e proprio stile di vita, al punto da orientare, modificandole parzialmente, scelte gastronomiche legate ad antichissime tradizioni. Alcune parole nei sottotitoli non sono state tradotte perché indicano piatti tipici della tradizione napoletana: Papacelle: sono un tipo di peperoni toni sottaceto che si usano in ricette natalizie campane come l’insalata di rinforzo. Insalata di rinforzo: insalata che accompagna le portate durante la cena della vigilia di Natale, fatta con cavolfiore lessato, olive verdi, papacelle, cetriolini, cipolline, giardiniera, alici sotto sale; si riteneva che il cenone dovesse esser rinforzato con questa insalata. Acquasale: piatto tipico cilentano a base di pane di grano duro, pomodori, olio d’oliva extravergine, sale, basilico.