Il vino è uno dei costituenti del trittico della Dieta Millenaria, assieme al grano e all’olio. Questa millenaria bevanda accompagna il percorso dell’uomo verso la civilizzazione, diventando elemento di sacralità per diversi modelli religiosi sviluppatisi nel bacino del Mare Nostrum. Attraverso l’intervista a Gaetano Cataldo, nominato Miglior Sommelier dell’Anno alla 31^ edizione del Merano WineFestival, e studente del corso di Scienze gastronomiche mediterranee si riesce a cogliere quanto profondo sia il legame tra il vino e il mare, senza il quale la vitis vinifera non avrebbe potuto diffondersi. Il legame vino-mare vissuto nella doppia professione di Gaetano, ex navigante per altro, ci riporta anche all’idea simposi del “mare dal colore del vino” e di quanto peculiare sia la figura dionisiaca in quanto tramite tra deità e umanità. Tra i suoi ricordi la pratica della vendemmia e del fare il vino in casa, un atto sociale della civiltà contadina che ancora oggi resiste e che costituisce una delle forme di anarchia produttiva, ciò che insomma ha tenuto in piedi, grazie agli uomini del ‘900, riti, costumi ed economie di un’Italia a cavallo tra le due guerre, oggi purtroppo scomparsa. Per Gaetano quindi il vino ha rappresentato non soltanto una madeleine di Proust, tanto da indurlo a scegliere di praticare l’arte della Sommellerie, ma persino un alimento, prima ancora che una bevanda edonistica, e un modo per viaggiare a ritroso nella storia, oltre che vivere i diversi territori e le gastronomie locali. Da ideatore di Mosaico per Procida poi,  vino per celebrare appunto Procida: Capitale della cultura 2022, Gaetano restituisce al vino un altro aspetto tipicamente mediterraneo, la cultura del dono. Infatti la bottiglia è sorta dal nulla ma a fatica, senza finanziamenti o aiuti economici, per onorare la piccola isola di Arturo in forma di abbraccio enologico da parte di tutta la regione Campania, per essere appunto donata a nome di Procida in segno di ospitalità e inclusione, quindi per raccogliere i fondi in forma di libera donazione. La tecnologia blockchain di cui è dotata la bottiglia contiene lo storytelling di tutti i distretti vitivinicoli ed agroalimentari della Campania, infatti anche produttori e ristoratori hanno aiutato, e tra le varie altre cose si può risalire ad un documentario da cui si evince la “procidanità”, girato da un regista romano ed adottato da Identità Mediterranea. La bottiglia celebra anche l’arte con la sua etichetta, frutto di un concorso artistico. Infine Gaetano ha fatto in modo che fosse donata ad autorità politiche e religiose, facendola persino battere all’asta durante la cena di gala di March of Dimes negli Stati Uniti. Grande è stata la mediaticità di Mosaico per Procida che si è trovata dunque a celebrare l’amore, la creatività e l’intelligenza collettiva del Popolo Campano. Molte sono state le cantine che hanno temuto di perdere l’identità del loro vino, rimescolato ad altri prodotti enologici, rinunciando così a partecipare al progetto, ma le ventisei aziende che hanno aderito alla creazione del vino, creato per l’Isola di Procida, hanno ben compreso quanto segue: come il fiume teme di sparire via via che si avvicina al mare, diventando alla fine egli stesso il mare, loro, rinunciando ai personalismi e alle singole identità, sono diventati parte di un’identità ancor più grande. Gaetano inoltre è stato il primo sommelier ad essere accolto da un Papa ad una udienza generale e, non pago dei risultati raggiunti, a nome di Procida, e in forma di ex voto, ha portato la bottiglia a San Gennaro, creando quel rapporto di trascendenza del vino, dono ultraterreno. Gli aspetti antropologici sono chiaramente evidenti ed espressi, così come l’insegnamento di questa grande esperienza: da soli si va più veloci ma insieme si va più lontano e, poiché il progetto era puramente francescano e non finalizzato al lucro, che non è la materia a generare il Pensiero ma il Pensiero a generare la materia.

Intervista di: Alfonso Pio Fortino, Daniele Anfora
Riprese di: Alfonso Pio Fortino
Montaggio di: Daniele Anfora
Scheda di: Gaetano Cataldo,  Alfonso Pio Fortino
Sottotitoli ita/eng di: Daniele Anfora
Traduzioni: Alfonso Pio Fortino
MedEatResearch – Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, diretto da Marino Niola ed Elisabetta Moro
Realizzata il: 16/04/2023

Gaetano Cataldo

Gaetano Cataldo

Anno: 10/08/1974
Città: Pagani (SA)
Scolarità: Diploma alberghiero, Diploma nautico
Professione: Food & beverage manager, Wine specialist, giornalista
Lingua parlata: Italiano

Indice del video

00:06 La storia di Gaetano Cataldo
03:44 Cos’è Mosaico per Procida?La bottiglia e l’etichetta
11:33 Il progetto da dietro le quinte
17:58 L’insegnamento di Mosaico per Procida e ringraziamenti

Informazioni geografiche

Nazione: IT
Regione: Campania
Città: Nocera Inferiore (SA)
Altitudine: 43 m s.l.m

Collegamenti ed allegati