Ai piedi della Majella Madre, nel cuore del Parco Nazionale (a Guardiagrele, in provincia di Chieti) istituito per proteggerne i suoi diversi tesori, vive da decenni un luogo che va oltre il ristorante, per molti una casa. Tra paesaggi mirifici e selvaggi, luoghi resi magici da racconti e storie di coltivatori e pastori nomadi, di soldati che in questi boschi hanno fatto la guerra e di eremiti che hanno trovato nel silenzio di questa montagna l’essenza della propria vita, Villa Maiella è l’insegna della coppia Peppino Tinari e Angela Di Crescenzo. Entrambi cuochi ma anche molto di più, custodi generosi dei saperi abruzzesi, una storia iniziata negli anni ‘60 quando il ristorante con stella Michelin di oggi era una semplice fiaschetteria. I due si dedicano da sempre all’autenticità enogastronomica abruzzese: ricette della tradizione preparati secondo le regole, impiattamento della conoscenza dei prodotti (specialmente della carne e dei suoi tagli), ciclo produttivo chiuso dalla fattoria di proprietà alla cucina passando per gli affinamenti e le affumicature dei salumi tutti fatti e lavorati in casa, dimostrazione delle tecniche imparate e tramandate negli anni e rispetto delle tradizioni perpetuate come l’uccisione del maiale nel periodo del Carnevale. Peppino ed Angela sono stati in grado di valorizzare la cucina povera abruzzese donandole la propria dignità.
Scheda di: Giovanni Angelucci, MedEatResearch-Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea, diretto da Marino Niola,Intervista di Giovanni Angelucci
Video di: Giovanni Angelucci
Creato il: 04-01-2020