Riccardo Dalisi è nato a Potenza nel 1931, ma ha vissuto a Napoli fin dalla primissima infanzia. È architetto, designer, pittore, scultore, poeta. Gli piace definirsi un contaminatore, contaminato, contaminante. La sua inesauribile creatività si riassume nel motto “Progettare senza pensare” che – come ci spiega – è ispirato a Wittgenstein e vuol dire “pensare liberamente col corpo”, “sentire fluire le emozioni nel plesso solare”. È stato definito un designer atipico perché più che progettare oggetti, riesce ad animarli e li fa diventare protagonisti di favole figurative immaginifiche. “Totocchio”, nato dall’unione fra Totò e Pinocchio, è il suo eroe in forma di caffettiera che assume identità sempre nuove. Le sue memorie alimentari lucane sono legate alla pasta fresca fatta in casa: gli “strascnar” (strascinati) e le “recchietell” (orecchiette), ma anche alle grandi forme di pane che si potevano affettare solo con un grande coltello, poggiandole su una spalla. I cibi che oggi ama di più sono il caffè – che beve “amaro con tanto zucchero” – il cioccolato – con cui vorrebbe costruire delle case – e la pasta in tutte le forme, soprattutto gli spaghetti che lo ispirano perché sono così elastici da riuscire a danzare.
Intervista di: Helga SanitàRiprese e montaggio di: Davide Mancini
Sottotitoli ita/eng di: Giulia Origlia, Helga Sanità e Roberta Romanelli
Scheda di: Giulia Origlia e Fabiola Petrenga
MedEatResearch – Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, diretto da Marino Niola ed Elisabetta Moro
Realizzata il: 08-05-2015