Veturia Vestucci è nata il 5 settembre del 1930 a San Mauro Cilento (Salerno). La sua era una famiglia contadina anche se la madre faceva la sarta ed era molto apprezzata. Essendo la penultima di sei figli, di cui tre donne, nata a poca distanza dall’ultimo fratello, divenuto poi medico, non ha lavorato in campagna ma ha gestito il negozio di famiglia.
Veturia ha fatto dunque lavori ritenuti “forti”, come quello di caricare e scaricare le bombole di gas e gestire l’area dei carburanti del paese. Si è sposata ma suo marito è andato via presto, prima ancora che potessero avere dei figli, così lei ha continuato a occuparsi delle economie della famiglia d’origine.
Veturia sostiene di “avere corso la vita” ovvero avere vissuto appieno tutte le tappe della propria esistenza. Non rimpiange nulla però del passato perché era tempo di miseria. Ricorda tuttavia con piacere le sere intorno al fuoco, a mangiar castagne, in un tempo in cui ci si riuniva quotidianamente al termine della giornata di lavoro. Oggi – dice Veturia – non è più così, “i paesi sono finiti”.
Ama mangiare le ricette tradizionali cilentane, che sa cucinare anche molto bene ma che custodisce per tirar fuori dal cassetto dei ricordi solo quando riceve le visite dei nipoti. Per sé cucina più spesso la “ciambotta” (misto di verdure cilentane) che ritiene “sfiziosa” e qualche primo piatto di pasta.
Come vivere bene e a lungo? Il suo segreto è “non restare mai a bocca aperta” ma riempirsi la vita di piacevoli interessi.
Intervista di: Rossella GallettiRiprese di: Rossella Galletti e Antonio Puzzi. Montaggio a cura di: Annalisa Rascato
Sottotitoli ita di: Antonio Puzzi
Scheda di: Antonio Puzzi
Traduzioni di: Antonio Puzzi
MedEatResearch – Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, diretto da Marino Niola ed Elisabetta Moro
Realizzata il: 12-07-2019