Giovanna Voria viene considerata l’ambasciatrice della Dieta Mediterranea, anche se lei ama definirsi, umilmente, una chef-contadina, titolare dell’agriturismo Corbella, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in provincia di Salerno, nel Comune di Cicerale. L’agriturismo è immerso nella selvaggia e opulenta macchia mediterranea e circondato da colline feconde di viti, olivi, alberi da frutta e prodotti orticoli, tra boschi di corbezzolo, mirto e lentisco, dove il cibo si produce, si prepara e si consuma. Giovanna Voria, anima di Corbella, attraverso il legame con il passato ha conservato i valori e i sapori di un tempo riprendendoli in chiave moderna. L’intervista diventa un racconto di vita: da imprenditrice di successo sente il richiamo delle proprie origini contadine, di una vita umile e felice e decide di aprire, contro tutto e tutti, un agriturismo per condividere i saperi e i sapori antichi tramandati dalle nonne e dalla mamma. Non segue solo gli insegnamenti della propria famiglia ma anche del mangiar bene di Ancel Keys, il fisiologo americano, padre della Dieta Mediterranea, trasferitosi per circa quarant’anni nella vicina Pioppi per allungare la propria vita, come diceva lui stesso e alla fine riuscendoci, di circa vent’anni. Segue anche gli insegnamenti del suo successore a Pioppi, il cardiologo Jeremia Stamler, che ben volentieri è suo ospite e la decanta come la cuoca della cucina salutare. Nella sua azienda produce con metodi biologici il cece bianco e nero, presidio slow food dal 2010, il fico bianco del Cilento, l’olio extravergine d’oliva, il vino, le castagne e gli aromi mediterranei; alcune di queste eccellenze diventano poi confetture, salse, conserve, sott’oli, fichi secchi e sciroppati, pane ai fichi e ai ceci. La sua cucina è un racconto delle usanze del Cilento, dalle pizze pasquali ai dolci natalizi, alla pizza cilentana con la pasta madre, alla “cicciata”, tipico piatto di Corbella con legumi e cereali. Utilizzando sapientemente alcuni dei presidi Slow Food del Cilento come il cece, il cacioricotta di capra e il fico bianco, diventa lei stessa “presidio” e artefice della divulgazione dell’autenticità dei sapori della cucina mediterranea e cilentana, ma soprattutto della Dieta Mediterranea, intesa come modello alimentare e stile di vita, attraverso la sua cucina, i laboratori sulle erbe spontanee, i libri di ricette, tra cui il suo libro “cucinare con i ceci”,a cui si aggiungono diversi convegni e manifestazioni gastronomiche in Italia e all’estero .
Intervista di: Marianna RizzoRiprese e montaggio di: Marianna Rizzo
Sottotitoli ita/eng di: Antonio Puzzi e Francesca Magnani
Scheda di: Marianna Rizzo
Traduzioni di: Francesca Magnani
MedEatResearch – Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea dell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, diretto da Marino Niola ed Elisabetta Moro
Realizzata il: 08-07-2016